Aralia (fatsia)

Fatsia japonica

  • Famiglia: Araliaceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Alberi e arbusti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 2,5 — 4 metri
  • Terriccio: Terriccio, Per piante verdi
  • Larghezza: 2,5 — 4 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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L'Aralia è un bell'arbusto che è stato molto amato nel periodo Liberty fino agli anni ’70. Oggi però l’aralia o Fatsia japonica è tornata di moda, proprio per la semplicità di coltivazione e la bellezza inalterabile. È un arbusto sempreverde, alto fino a 4 m e largo fino a 2 m, con crescita piuttosto veloce. Ha grandi foglie incise, di grandi dimensioni, di colore verde bottiglia, lucide. I fiori piccoli, bianco crema, riuniti in ombrelle, compaiono in autunno e sono poco vistosi. Si può utilizzare in piena terra in giardino o in vasche grandi (min 80 x 50 x 50 h cm) come punto focale oppure nell’insieme di macchie o come pianta da siepe.

Consigli di coltivazione

Vive all’aperto tutto l’anno con una protezione di pacciamatura nei primi anni in Pianura Padana e nei primi dieci anni sulle Alpi. Tollera il caldo intenso e il vento, anche salmastro. Resiste in qualunque esposizione, anche se la preferita è a mezz’ombra; se dovesse essere in ombra piena tende ad allungarsi verso la luce perdendo la forma compatta: è però possibile potarla, in inverno, per restituire la sagoma desiderata. Il terreno preferito è fertile e ben drenato, ma si adatta bene a qualunque tipo di substrato, tranne quelli troppo poveri o aridi. In autunno e in primavera, spargere un concime del tipo universale granulare a lenta cessione.

Da non dimenticare

L’aralia è molto versatile: vive bene in piena terra in giardino, in vasca sul terrazzo e perfino in vaso in appartamento.

Aralia (fatsia): come e quando irrigare

Fatsia japonica si adatta bene alla coltivazione in piena terra, dove le annaffiature devono essere abbastanza abbondanti in primavera-estate e in inverno, se non piove, è bene bagnare a sufficienza per tenere il terreno umido. Se coltivata in vaso, in vasche grandi, bisogna assicurarsi che non soffra la sete, bagnando abbondantemente nei periodi più caldi, soprattutto se su un balcone esposto a Sud; in inverno si sospendono le irrigazioni, soprattutto al Nord, dove la pianta va protetta dal freddo intento e smette totalmente di crescere,entra in riposo vegetativo.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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